lunedì 20 febbraio 2012

DOWNLOAD TORRENT


LINK TORRENT SU FACEBOOK

Nell’era di facebook, anche i pirati si ingegnano a trovare nuovi metodi che consentano loro di sfruttare appieno tutte le potenzialità offerte dai social network come facebook.The pirate celebre tracker della rete BitTorrent, non più raggiungibile dall’Italia per motivi legati alla pirateria multimediale, già nel 2009 aveva creato un sistema che permetteva agli utenti di condividere file .torrent sulla bacheca del proprio profilo facebook. Vista la natura dei documenti condivisi (in gran parte materiale coperto da copyright), Mark Zuckerber ha optato per la linea dura, bloccando del tutto la possibilità di condividere file .torrent su facebook.Ora però, una novità presente nell’ultima versione di utorrent rimette tutto in discussione. E’ sufficiente infatti, trascinare il file da condividere nell’interfaccia del client per generare uno “short link”, che i pirati pubblicano sui loro account facebook fittizi (creati ad hoc per non farsi bannare quello reale) per consentire agli altri utenti del social network di scaricare film, giochi e qualsiasi altro contenuto protetto da diritto d’autore. E’ bene precisare che ad essere illegale non è il mezzo (ossia su utorrent e la sua nuova funzione), ma l’uso che se ne fa. Potremmo usare tale tecnica per condividere filmati amatoriali o foto personali con amici e colleghi, senza “sporcarci le mani e la coscienza”!.


Ecco come fanno i pirati a condividere film,musica e programmi crackati dalle bacheche dei social network:


A PESCA NELL’ULTIMO UTORRENT
1) Il pirata si collega al sito di utorrent (www.utorrent.com) e dalla sezione download gratuito scarica utorrent . Al termine del download avvia l’installazione del client con un doppio clic sul file EXE e segue il wizard. Infine avvia il programma e si prepara a sfruttare una funzione che gli permette di inserire i file Torrent direttamente sul suo falso account facebook

BASTA TRASCINARE I FILE
2) L’interfaccia del client è del tutto simile alle precedenti versioni, tranne che per la presenza del box Drop file sto send. E’ proprio in questo spazio che il pirata trascina il file da condividere, dopodiché digita un messaggio e clicca Get Link. Un paio di secondi d’attesa e lo “short link” è pronto per essere facilmente copiato (Copy Link)

SOTTO MENTITE SPOGLIE
3) Essendo al corrente dei problemi legali in cui si imbatte condividendo materiale potretto da copyright, il pirata evita di pubblicare i link sulla propria bacheca ufficiale (quella con nome e cognome reale). Si collega a Facebook e crea un nuovo account compilando i campi Registrazione con credenziali fittizie (nome e e-mail non a lui direttamente collegabili).

LA COMMUNITY DEI PIRATI
4) Il nuovo profilo facebook verrà utilizzato dal pirata per fondare la sua community sul social network. Per velocizzare l’invio delle richieste di amicizia e coinvolgere i suoi storici compari, il pirata si serve della funzione “trova i tuoi amici”. Inserisce i propri dati Skype, Hotmail o Libero, clicca “trova i tuoi amici”, spunta i contatti da aggiungere e clicca “Aggiungi agli amici”.

TORRENT DA CONDIVIDERE
5) A questo punto il pirata è pronto a sfruttare le potenzialità del social network per condividere film,musica,giochi e software protetti da diritto d’autore. E così, nella casella “Condividi” del suo profilo fittizio(passo3), incolla il collegamento generato automaticamente da utorrent (passo2), digita un messaggio contenente la descrizione del file e clicca sul pulsante “condividi”.

TUTTO COMPRESO
6)L’aggiornamento apparirà su tutte le bacheche dei membri della community. Per avviare il download, cliccando sul link presente nel post e poi sul pulsante “Download Now”. Il file scaricato comprende sia il client sia il file .torrent. Ma c’è anche l’alternativa per i pirati che hanno già un client BitTorrent installato: con click here, infatti, prelevano soltanto il .torent.

IL SEME è PIANTATO
7) La condivisione non passa per server esterni ma parte direttamente dal PC del pirata. Quindi , per consentire ai membri della sua community di scaricare il file, il pirata sa che dovrà lasciare il PC acceso con uTorrent in esecuzione. Quando almeno un altro utente avrà il file completo (Seed), chiuderà il Client sapendo che ormai il file si moltiplicherà velocemente.

OLTRE IL BRANCO
Alcuni pirati decidono di non creare una community privata, composta solo da una cerchia ristretta di contatti, ma di aprirla a chiunque voglia farne parte. E così, invece di un profilo facebook, i pirati creano una pagina pubblica. Dopo aver eseguito l’accesso con l’account fittizio (passo 3) il pirata clkicca su “inserzioni e pagine/crea una pagina”, sceglie la tipologia e la categoria digita il nome da dare alla pagina, spunta “accetta” e conferma con i primi passi. I link creati con uTorren (passo 2) saranno così pubblicati dal pirata sulla sua pagina, per renderli accessibili a tutti su facebook.

Nelle pagine di facebook dei siti pirati, oltre a contenuti di ogni genere, gli utenti del social network trovano anche spazio per inoltrare richieste specifiche di file.
L’enorme afflusso di utenti sulle pagine facebook create dagli amministratori di forum, siti Web e blog in cui si danno appuntamento i pirati per scambiarsi film, serie televisive e videogiochi, è la prova di quanto il social network di Mark Zuckerberg possa rivelarsi utile per chi condivide materiale protetto da un diritto d’autore.


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