giovedì 15 marzo 2012

FACEBOOK GRUPPO TERRORISTICO MAROCCHINO ARRESTATO

Questa mattina a Brescia è stato arrestato dall' Antiterrorismo della polizia di stato un ragazzo marocchino di 20 anni J. M. Il reato che gli è stato contestato è quello di addestramento con attività e finalità di terrorismo internazionale, tra gli obiettivi sensibili che aveva individuato c'era la Sinagoga di Milano.


Il giovane marocchino residente in Italia fin da piccolo,già dall'età di sei anni, visualizzava e raccoglieva costantemente informazioni dai svariati siti web che affrontano discussioni e diffondono documenti sulle tematiche Jihadiste. Il ragazzo era sempre molto attento e ben informato sugli aspetti operativi del Jiahad. Le autorità hanno indagato su di lui con molta difficoltà poiché il giovane terrorista era molto abile a far sparire le sue traccie tramite la rete, grazie alle sue conoscenze informatiche. Su facebook aveva creato dei gruppi segreti dove gli iscritti avevano accesso alle istruzioni sull' assemblaggio di ordigni esplosivi fatti in casa ( gli ordigni potevano essere costruiti con composti chimici facilmente recuperabili in commercio) inoltre forniva anche informazioni sull'utilizzo delle armi da guerra. Fra le numerose regole imposte dal giovanissimo jihadista marocchino, per l'adesione ad uno dei suoi “gruppi facebook terroristici” era vietato pubblicare sul gruppo facebook video o post su canti e materiale religioso, infatti potevano essere trattati solo temi, discussioni e materiale che riguardava le armi e gli esplosivi.

Sul computer del marocchino sono stati trovati documenti sulle misure di sicurezza del tempio ebraico di Milano (Sinagoga) un vero e proprio sopralluogo virtuale, che molto probabilmente sarebbe stato utilizzato, per studiare il piano dell'attacco terroristico al tempio.

Ma le indagini delle autorità militari italiane non si fermano e continuano soprattutto in ambito internazionale, collaborando insieme alle autorità di polizia statunitensi e britanniche, che hanno appreso che il marocchino arrestato aveva diversi contatti all'estero, infatti contemporaneamente all'arresto avvenuto questa mattina a Brescia è stata fermata a Londra una donna che risulta in contatto con il giovane jihadista.

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