venerdì 9 marzo 2012

USA FACEBOOK OBBLIGATORIO NELLE SCUOLE E AL COLLOQUIO DI LAVORO

Gli enti Usa prima di assumere un dipendente chiedono i dati di accesso di facebook e anche le scuole monitorizzano i contenuti facebook degli studenti.

Secondo delle regole “non scritte “ gli studenti della University of California, se vogliono far parte del gruppo sportivo della scuola, devono dare libero accesso del profilo facebook al proprio allenatore. Se uno studente vuole giocare a football nella squadra del proprio college, è costretto ad accettare l'amicizia del suo allenatore, che visualizzerà quotidianamente i profili facebook dei suoi atleti, e se gli stessi non accetteranno l'amicizia non saranno ammessi nella squadra.


Ma non sono gli unici gli atleti della University of California a dover sottostare a queste regole-minacce, infatti negli Stati Uniti sono stati segnalati altri casi di controlli sui contenuti dei profili di facebook degli studenti da parte dei docenti, ci sono addirittura scuole che utilizzano società e software qualificati nel monitoraggio dei contenuti di facebook, che verificano la condotta degli utenti attraverso il materiale (pensieri,foto,commenti,ecc) che pubblicano sui social network. Da poco in Minnesota è iniziata una causa , contro una scuola che ha punito una giovanissima studentessa di appena 12 anni per commenti negativi riguardo all'istituto che frequenta sulla sua bacheca facebook. La studentessa dopo aver commentato negativamente un'azione scolastica sul suo profilo facebook privato dal computer di casa sua, è stata punita dal preside della scuola , la quale è stata obbligata a consegnare al preside la password del suo profilo facebook , e a fare la spia è stata la madre di un suo compagno di classe che ha denunciato i due adolescenti di scambiarsi messaggi di natura se**uale via facebook.

Gli inviti agli alunni di consegnare le password e accettare le amicizie di facebook ai docenti, sono oggetto di cause e denunce da parte dell'associazione americana per le libertà civili, che fa leva sul mancato rispetto degli enti scolastici sul Primo Emendamento della Costituzione americana.

Anche nel mondo del lavoro la privacy è diventata un utopia. L'anno scorso il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Maryland, per valutare duemilaseicento candidati per la mansione di sorvegliante, ha imposto a tutti i candidati, di fornire la password e l'e-mail facebook per accedere alle varie bacheche e controllare il comportamento sul social network dei potenziali dipendenti, molti dei quali furono scartati per via di messaggi e link violenti presenti nei loro profili facebook.

Dopo diverse denunce, questo procedimento fù sospeso, ma cambiando gli addendi il risultato non cambia, infatti la stessa amministrazione anziché chiedere i dati di accesso di facebook, fa aprire direttamente ai candidati , il proprio profilo facebook di fronte agli esaminatori.

Persino la polizia del North Carolina qualche mese fa per l'assunzione di impiegati nel ramo amministrativo, fece compilare un modulo dove era obbligatorio inserire i dati di accesso del proprio profilo facebook.

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