lunedì 30 dicembre 2013

CATERINA SIMONSEN A FAVORE DELLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE, SU FACEBOOK RICEVE INSULTI E MINACCE DI MORTE


In questi giorni nel web e nei maggiori notiziari, sta facendo molto scalpore il caso di Caterina Simonsen, una ragazza di 25 anni affetta da varie malattie, che dopo aver pubblicato un messaggio su Facebook dove si mostrava a favore delle sperimentazioni sugli animali, ha ricevuto da più di 500 utenti di facebook numerosi insulti e minacce di morte.

Caterina ha 25 anni e 4 malattie genetiche rare. Viva per miracolo ? No, solo grazie alla ricerca e dunque la sperimentazione anche sugli animali, un messaggio in favore della medicina e in risposta a Davide Vannoni fondatore di “stamina” che da sempre sostiene che si possano testare le cure senza sperimentarle sugli animali.


Una missione che però a Caterina è costata 500 messaggi di insulti su facebook e 30 auguri di morte.Non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per un egoista come te , se fossi morta a 9 anni, sarebbe stato meglio” ….

Questo il tenore dei post pubblicati sulla sua bacheca facebook e subito rimossi dalla polizia postale dopo la denuncia di Caterina, ma lei è abituata a lottare contro mostri ben più grandi, non si è lasciata abbattere , e su facebook ha risposto con un video messaggio in cui mostra come è difficile convivere con la sua malattia e racconta del suo sogno nel cassetto di diventare un giorno veterinario: “io sono viva grazie ai medici, i farmaci e grazie anche agli animali che sono stati sacrificati per provare dei farmaci... il mio obiettivo è laurearmi per salvare gli animali, però vi devo dire che ancora oggi la sperimentazione animale in Italia è necessaria e obbligata, fino a quando non si troverà un metodo alternativo valido”.

Con il respiratore attaccato che non la lascia mai, lancia un appello al partito animalista europeo e alla lega anti-vivisezione, Caterina “ dissociatevi dagli auguri di morte”, poi sempre con la voce spezzata, conclude: “non capisco il perchè di tanta cattiveria.. probabilmente sono così ingenui da non sapere che tutti i farmaci che prendono e che danno ai loro figli sono stati testati sugli animali”.

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