mercoledì 18 gennaio 2012

TELEFONATA DE FALCO -SCHETTINO

Su Twitter e facebook il nuovo idolo è proprio Gregorio De Falco, capo della sezione operativa della Capitaneria di Porto di Livorno quasi 20 anni di esperienza, che ha ordinato al comandante Schettino di tornare sulla Concordia e di eseguire gli ordini. Quel suo tono deciso e energico ha già fatto breccia nel buon senso di chi lo ha ascoltato e ancora di più degli appassionati della rete web.

Venerdì sera era a capo della sala operativa della Capitaneria e coordinava una squadra di cinque persone, ''il migliori che potessi avere” dice De Falco “nonostante ciò non siamo riusciti a portare a termine fino in fondo il nostro dovere, quello di salvare tutti. La mia vocazione e' il soccorso e non sono soddisfatto se non porto tutti a casa. Purtroppo ci sono stati dei morti''.
Il comandante Schettino ha risposto molte volte che era tutto in ordine e che c'era solo un guasto elettrico. E invece la nave già imbarcava acqua per aver urtato contro una scogliera. Da cosa avete capito che il comandante della Concordia stava mentendo? -Chiede il giornalista-''Più delle parole ci ha preoccupato il tono. Per questo abbiamo approfondito la cosa. Siamo abituati ad andare a fondo alle questioni. E poi il fatto che il comandante parlasse di guasto elettrico non tornava con l'invito ai passeggeri di indossare i giubbotti di salvataggio. Un comandante serio non può far preoccupare inutilmente i suoi passeggeri facendo loro indossare i giubbotti se non è necessario''.

Quale e' stato il ruolo della Capitaneria? ''Abbiamo fatto solo il nostro dovere, cioè portare a regime il soccorso''. Lei ha usato toni duri e decisi nei confronti del comandante. ''Posso solo dire che il nostro scopo in quel momento era quello di mettere tutti al sicuro''. Di origini napoletane, De Falco si e' arruolato in Marina nel settembre del 1993 ed e' arrivato a Livorno nel 2005. Insieme a lui, in sala operativa, c'erano il capoturno, un operatore radio, l'operatore dell'apparecchiatura Port approach control (Pac), l'ufficiale di ispezione e l'ufficiale operativo.


Su facebook il video della telefonata di "De Falco-Schettino" spopola. Molti lo ammirano a tal punto da proporlo come modello: "E' l'Italia migliore. Quella onestà che non si mette in mostra. Che si scopre per caso. Più che eroi,sono esempi di serietà per tutti. Peccato, scrive qualcuno, che di personaggi ligi come lui non se ne trovino tutti i giorni: E' lui l'Italia vera. Ma perché l'Italia vera non si trova mai dove dovrebbe essere?. Agli internauti è piaciuta la sua decisione: Grande autocontrollo e sangue freddo. Non un eroe ma un professionista serio. E c'è anche chi fa una battuta: "Averlo conosciuto prima avremmo affidato il governo tecnico a De Falco".

Il confronto tra il comportamento di Schettino e quello di De Falco viene subito chiamato in causa: "Nell'Italia degli Schettino e dei De Falco voglio essere una De Falco". Quella telefonata e lo scalpore suscitato fa sorgere a un altro utente di Twitter una triste considerazione: “Sembra strano meravigliarsi di ciò che dovrebbe essere normalità! Ma essendoci tanti Schettino, un De Falco sembra un eroe". E' come se l'atteggiamento dell'ufficiale della Capitaneria di Porto avesse avuto come effetto quello di far riflettere gli italiani: "Chissà quanti “De Falco anonimi ci sono in questo Paese... e quanti 'Schettino' noti", scrive un altro utente di facebook. Un altro tag che va forte è una frase dello stesso De Falco: "vada a bordo capitano.". Una sollecitazione, un grido intimidatorio che ha colpito il popolo della rete, soprattutto su facebook. Quella frase che ordina a Schettino di fare ritorno subito sulla Costa Concordia "dovrebbe essere detta a tutti quelli che nella vita di ogni giorno dicono 'non è un problema mio”, chi osa? Un altro iscritto a Twitter. Mentre su facebook già girano dei link che sparlano e prendono in giro il comportamento di Schettino e le risposte date al comandante De Falco durante la telefonata.

Su facebook già si contano diverse pagine che alcuni fan hanno dedicato all'ufficiale della Capitaneria di Porto di Livorno. Scrive una donna che è appena diventata sua fan: "Comandante De Falco: l'Italia ha bisogno di uomini come lei".

Nel frattempo 11 sono i morti e 23 i dispersi.

Di seguito la telefonata tra De Falco e Schettino

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