Si chiamano Millot (https://www.facebook.com/julien.millot.skyliner) e Melet (https://www.facebook.com/tancrede.melet) , due giovani francesi con una passione in comune che li ha portati ieri nel cielo limpido delle Alpi a compiere la loro ennesima impresa di funamboli estremi.
Si chiama slacklining e consiste nel percorrere un tratto di vuoto assoluto, semplicemente camminando su una sottile fettuccia di poliestere molto elastica e tesa tra due punti sulla quale si cammina da qui il termine slacklining.
Al cospetto del Monte Bianco, all'inaugurazione di un nuovo comprensorio sciistico i due atleti hanno volteggiato, rimbalzato e richiamato applausi sotto la cupola celeste a 400 metri di altezza.
“Un circo a cielo aperto senza il numero dei leoni..” dice Julien Millot scerzando,una filosofia di vita lo slacklining, tanti precedenti che Millot e Melet hanno raccolto in un documentario “ Credo di volare” divenuto leggendario, dove mostrano il mondo dello slacklining.
Le vette delle Alpi, la Marmolada, La Val di Fassa, ma anche le creste di roccia delle Dolomiti e dei Canyon californiani.
Uno sport che viene dall' America dove non si disdegna di praticarlo tra i grattacieli delle metropoli, tra lisce pareti di vetro , cielo di sopra e l'indifferenza della vita quotidiana di sotto... appunto alzare per una volta lo sguardo e accorgersi di non avere paura di volare.
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