lunedì 19 marzo 2012

FACEBOOK E LA POLITICA

Internet e i social network come facebook stanno cambiando il modo di comunicare, non soltanto della gente comune, ma anche dei politici che sempre più spesso affidano i loro pensieri o le loro dichiarazioni proprio a siti personali e social network.

In principio i politici comunicavano con il popolo attraverso manifesti e comizi, poi arrivò la televisione con le sue tribune elettorali, a rivoluzionare il modo di farsi conoscere e annunciare i propri programmi elettorali. Certo comizi e tv resistono ancora negli anni 2000 ma nel frattempo per la politica è scoppiata la social network mania. Non c'è partito politico, non c'è politico ne tanto meno leader che non abbia un proprio sito internet o che non sia su facebook o su twitter.


Dicono sia indispensabile esserci per chi fa politica, ma conta anche come esserci, come presentarsi e cosa dire. Per capirlo fioccano pubblicazioni di saggi e studi molto documentati, come quello di Francesco Pira , “La Net Comunicazione Politica” che illustra il mondo dei Partiti dei movimenti e degli elettori all'era dei social network. Francesco Pira afferma infatti che : “i social network fanno parte di una strategia complessiva che deve essere funzionale a quello che è l'intera struttura della campagna elettorale” .

E' un banco di prova sull'uso e l'importanza dei social network che saranno le prossime elezioni politiche. Bisogna saper utilizzare i social network soprattutto facebook secondo la grammatica dei social network, quindi non utilizzarli come se fossero un altro mezzo di propaganda, utilizzarli semplicemente per comunicare la propria agenda politica. Su facebook e sugli altri social network bisogna essere se stessi, questo è il primo segreto e vale per tutti coloro che decidono registrarsi su facebook o twitter.

I tempi che cambiano sono sintetizzati, dall'immagine del segretario del PDL Angelino Alfano che sdogana in TV il suo tablet in una recente puntata di Ballarò, comunicando in diretta con i suoi fan su facebook roba da far impallidire il povero Antonio la Trippa nell'interpretazione del grande Totò...



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